La SOC. VAL DI LEI ha redatto il proprio inventario al primo gennaio 2023.
La quota di adesione allo status membro della comunione è stata fissata dal 15 marzo 2023 ad € 440 mila e potrà essere conferita in denaro e/o con attività di servizi e/o lavorative. L atto di adesione è registrato a tassa fissa ed è esente da altre imposte. Le attività lavorative sono remunerate con un compenso minimo orario lordo di € 35/ora. Le attività di servizi conferite a prezzi di mercato. SOC. VAL DI LEI - INVENTARIO AL PRIMO GENNAIO 2023 ATTIVITA'
Terreni montani ex L. 991/52, art. 34 (Val di Lei) € 405.074.144
Impianti industriali (diga e invaso) € 150.000.000
Spese d'impianto ente esponente € 650.000
Crediti v/membri fondatori € 108.000
PASSIVITA'
Capitale sociale € 108.000
Patrimonio antico - ante 1952 (non disponibile) € 405.074.144
Patrimonio civico - post 1952 (disponibile) € 150.000.000
Debiti commerciali € 650.000
I terreni montani sono stati valorizzati in € 8 al metro quadrato in base al valore I.M.U. definito dal Comune di Piuro con apposita delibera. Da indagini svolte in Catasto risulta che un fantomatico "ENTE DI SOSTENTAMENTO DEL CLERO DI COMO" fosse proprietario del dominio collettivo, titolarità supposta che ora è indicata a nome della società svizzera "OFFICINE IDROELETTRICHE DEL RENO POSTERIORE S.A." da cui l'esposto in Procura per usurpazione.
Per la memoria ed ai fini della accountability nonché per la esposizione dei futuri progetti si indicano anche i conti d ordine.
Di particolare interesse sia storico sia politico sarà il progetto di recupero di n. 10.000 tonnellate metriche di oro puro che si ritiene siano state sottratte dalle rocce aurifere durante gli scavi per la costruzione della diga nella Valle, dal 1952 al 1962, e che verosimilmente sono transitate dal deposito di Fort Knox a quelli delle banche centrali, tra le altre, di Germania, Francia, Italia ed Israele. Difatti non risulta credibile che il deposito di Fort Knox sia stato alimentato nel 1940-41 come indicato dai prospetti del World Gold Council. E' più verosimile che l'oro, sottratto illecitamente dal sottosuolo della Valle di Lei con gli scavi delle gallerie, sia servito ai paesi europei per pagare i debiti del piano Marshall.
CONTI D ORDINE (*)
Crediti v/banche centrali e Stati europei per l'oro 'sottratto' (0,5 kg/mc circa) dalle rocce aurifere della Valle (tra cui: Germania, Francia, Italia ed Israele) € 560.000.000.000
Crediti v/banche centrali e Stati europei per prestito d'uso n. 10.000 tonnellate di oro, dal 1.1.62 al 31.12.22, con remunerazione del 3% annuo € 1.024.800.000.000
Crediti da risarcimenti per danni all'economia agricola dal 15.08.1952 al 31.12.2022 € 2.400.000.000
Crediti v/KHR per danni ai pascoli ed occupazioni illegali (invaso) dal 1.1.1962 al 31.12.2022 € 5.856.000
Crediti v/KHR per danni ai pascoli ed occupazioni illegali (diga) dal 1.1.1962 al 31.12.2022 € 274.500.000
Crediti v/KHR per danni ai pascoli ed occupazioni illegali (torrente) dal 1.1.1962 al 31.12.2022 € 39.650.000
(*) Dato il periodo di significativa svalutazione della moneta, i crediti iscritti nei conti d'ordine dell'inventario saranno automaticamente adeguati e sarà quindi applicata, con decorrenza dal 1.1.2023, la c.d. 'clausola di salvaguardia' o 'clausola valore reale'.
NOTE
1. Attendiamo ancora dai Comuni di Piuro e Campodolcino, dalla Provincia di Sondrio e dalla Regione Lombardia il conteggio delle somme illecitamente sottratte ai privati proprietari dal 15.08.1952 al 31.12.2022 per addebitarle alla società elettrica svizzera KHR per ultilizzo delle forze idrauliche del torrente.
2. Attendiamo inoltre dalla Provincia di Sondrio la cancellazione del torrente Reno di Lei dall'elenco provinciale delle acque ad uso pubblico con decorrenza retroattiva dal suo inserimento in tale elenco, salve le responsabilità penali per falso ideologico in atti pubblici in caso di omessa cancellazione. Il torrente totalmente ed assolutamente è privo di pubblica utilità, difatti alimenta un invaso che ha denudato i pascoli e che fornisce la forza idraulica ad una centrale elettrica privata in Svizzera, una vergogna più che pubblica utilità! Diffidiamo inoltre la Regione Lombardia da arrecare molestie alla proprietà privata con supposti e abietti poteri di gestione della diga, di cui si arroga. Diversamente chiediamo la demolizione entro sei mesi, ai sensi di legge.
3. Abbiamo informato l'organo di revisione del bilancio della società elettrica svizzera KHR, la PWC di San Gallo, in ordine ai danni per i mancati affitti arretrati da liquidarsi in favore della SOC. VAL DI LEI, parametrati ad un canone annuale del 3% sul valore attuale del beni immobili della diga e di 400.000 metri quadrati di invaso che insiste sulla proprietà, fatto salvo il danno per l'occupazione illecita e la denudazione dei pascoli e l'utilizzo illecito delle forze idrauliche.
4. Attendiamo, in vece dei gregari delle banche centrali nazionali, le proposte della Presidente Lagarde della B.C.E. in accordo con lo Stato di Israele, affinche' il credito verso le banche centrali (a) per la detenzione dell'oro, venga integrato nel passivo di bilancio della Banca Centrale Europea. Ci aspettiamo che venga emessa cartamoneta da consegnare alla SOC. VAL DI LEI ovvero titoli di Stato con rendimento almeno pari alla inflazione italiana, se non si vuole restituire l'oro che si ritiene 'sottratto' dalla Valle, nello scavo del c.d. 'power tunnel' di 230.000 mc.
Dato il grave indebitamento degli Stati europei (b) in funzione del 'prestito d'uso' dell'oro illecitemente sottratto dalla Valle, chiediamo che venga esso integrato nel bilancio europeo da ripagarsi con gli entroiti dell'I.v.a. nei prossimi 50 anni. Diversamente, a nostro parere, se dovesse essere comprovato un furto d'oro, una nuova guerra in Europa sarà inevitabile, quindi sollecitiamo i Popoli europei affinché premano sulla politica dei rispettivi paesi per le riparazioni richieste. La SOC. VAL DI LEI chiede quindi che le spese destinate alla NATO siano destinate al pagamento del debito. Invitiamo gli Stati Uniti d'America a prendere atto pubblicamente che verosimilmente il deposito di Fort Knox contiene la refurtiva di un furto d'oro la cui proprietà è e resta della comunione familiare montana e quindi della SOC. VAL DI LEI e voglia quel Presidente dichiarare pubblicamente come gli USA fossero ignarari della operazione in atto di riciclaggio dell'oro ad opera dei defunti respondabili, onde evitare conseguenze terribilmente nefaste al suo Popolo. Invitiamo la Confederazione elvetica a dichiarare pubblicamente per voce del suo Presidente come fosse ignara del fatto che le rocce aurifere sottratte dalla Valle, transitavano da Innerferrera a Sion e quindi verso la Francia, la Spagna e il Portogallo, dirette probabilmente a New York; diversamente per il Popolo svizzero finirà male, male, male, molto male. Invitiamo Israele ad adempire pro-quota alle obbligazioni, diversamente per le loro genti finirà anche peggio, come la storia insegna!
Valga per tutti il meccanismo attuato dalla Banca D'Italia che riciclo' dal 1951 al 1960 tramite il UIC - evidentemente da Fort Knox per ripagare i debiti del Piano Marshall - n. 1890 tonnelate d'oro sottratto dalla Valle per conferirle alla medesima banca centrale con due trasferimenti del 1960 e del 1965. Il conto per l'Italia è quindi di € 299.527.200.000 che i loro Signori del Governo vorranno stornare dal PNRR per conferirli alla SOC. VAL DI LEI, se non vorranno vedere cose mai viste, perchè l'impressione e che i paesi occidentali siano governati da mafie altolocate aliene alla realtà che non vogliono riconoscere i propri errori, dedite al furto e al fare ignobile contro i giovani, gli anziani, le donne ed i più deboli. Invitiamo inoltre il sig. Mattarella, facente funzioni di Presidente della Repubblica, a vigilare affinché vengano pagati i debiti ed invitiamo i corotti ad astenersi dal ritorcersi contro i membri della comunione familiare montana, cosa che aggreverebbe ulteriormente una situazione già compromessa. Di fatto, se fosse per ns. discernimento le cose andrebbero diversamente e avremmo già eliminato questa stirpe di ladri, ma il Presidente della SOC. VAL DI LEI ha il mandato di lavorare in pace perchè chi ha sbagliato si ravveda e per il ripristino della legalità nella Valle. Per ciò sono auspicate le scuse formali da parte della Repubblica per le violenze che gli abitanti dei luoghi hanno dovuto subire. Diversamente dovremo prendere atto che è finita un'epoca e che dovremo conquistarne una nuova. Invitiamo quindi tutti a compiere il proprio dovere affinché vengano ristabilite condizioni di Giustizia per la parte lesa.
5. Attendiamo anche le proposte della Confederazione elvetica in ordine alla questione del confine della proprietà privata del dominio collettivo e della diga che attualmente sulle cartine geografiche incredibilmente paiono ricadere in territorio svizzero, a fronte di un accordo italo-svizzero nullo (ai sensi degli artt. 46-53, Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 23 maggio 1969), scellerato e contra legem, per lo spostamento dei confini, che è assolutamente illegale sia per carenza della firma del plenipotenziario VISENTINI sullo scambio di corrispondenza che avrebbe dovuto definire l'accordo appunto, sia per la violazione della legge forestale italiana in ordine alla denudazione dei pascoli (cfr. art. 1, R.D.L. 3267/23). Una vergogna senza limite per l'intera classe politica di due Stati nazionali dal 1952 ad oggi, ciò nonostante tra i dieci comandamenti della Bibbia uno dica chiaramente: 'non rubare' ed un altro: 'non desiderare la roba d'altri'.
6. Infine da indagini svolte sulle audizioni al Congresso U.S.A. risulta che il fantomatico "CONSORZIO ALPI VALLE DI LEI" non è il consorzio tra i proprietari di bestiame che tutti hanno sempre creduto essere, come indicato nel scellarato Protocollo addizionale firmato a Berna il 25 novembre 1952, ma è in verità il consorzio tra le società multinazionali private con cui hanno operato gli abietti governi italiano e svizzero dell'epoca in Val di Lei
Come primo passo della Repubblica italiana verso la distensione, la SOC. VAL DI LEI chiede al Comandante della Guardia di Finanza, il Generale Andrea De Gennaro, la restituzione dei lingotti d'oro trafugati da Licio Gelli e ritrovati nei vasi delle fiorere del giardino di Villa Wanda, che lo stesso Gelli ha smentito si trattasse dell'oro trafugato dalla Jugoslavia.
Stiamo lavorando per la pace e per la Giustizia, ma se i responsabili non pagheranno i danni chiederemo agli amici che condividono la cultura degli abitanti della Valle, gli aiuti necessari a riconquistare la nuova epoca esente da stirpi di ladri nella politica e nella pubblica amministrazione!
Piaccia alla S.V. Ill.ma il Presidente U.S.A. farsi parte diligente tra gli Stati esteri, per il ripristino della legalità e per evidenti ragioni di Giustizia, nonché per ridare dignità al suo Paese, che pare coinvolto nella vicenda dell'oro della Val di Lei e quindi piaccia al Presidente degli Stati Uniti D'America (i) emanare un ordine presidenziale a tutela della proprietà privata di n. 1.061,5 tonnellate d'oro della SOC. VAL DI LEI, depositate a Fort Knox e/o alla FED di New York, a nome della Banca D'Italia e (ii) sciogliere la NATO per consentire agli Stati europei di ripagare il debito per l'oro evidentemente sottratto dal sottosuolo della Valle ed il suo prestito d'uso, dal 1.1.1962 al 31.12.2022.
Il Presidente
SOC. VAL DI LEI
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